Cucina e riabilitazione cognitiva
Cucinare è una capacità difficile, ma è spesso il primo passo sulla strada per “riprendere” abilità che si sono perdute. Cucinare per sé e per gli altri può aiutare a ricominciare a occuparsi di sé, a organizzarsi, a mettere a fuoco la memoria che, a volte, stenta ad essere recuperata.
Memoria, attenzione, capacità di organizzarsi e di concentrarsi sottintendono anche alcune semplici regole:
- Scaldare la padella al punto giusto è una buona regola per allenare l’attenzione
- Non mescolare continuamente il cibo con una spatola o un cucchiaio serve per rispettare i tempi
- Preparare tutto quello che serve prima di iniziare: questo serve per l’organizzazione;
- Utilizzare la giusta qualità di liquido nei cibi: ricordarsi la differenza tra bollire, stufare, saltare, per accompagnare la capacità di valutare quantità e dosi;
- Igiene personale e igiene della cucina.
E molto, molto altro.
Ma cucinare fa bene e dà soddisfazione.
Creare, portare a termine un compito, valutare il risultato: tutte attività che motivano e creano voglia di riprovare.
La riabilitazione passa anche da qui.
Dalla voglia di mettersi in gioco e “giocare” in cucina.