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Oltre lo stigma

Nonostante le malattie mentali siano molto comuni, sono ancora associate a un forte stigma e a episodi di discriminazione. “Stigma” è una parola di origine greca che indica i segni che venivano fatti sul corpo per evidenziare attributi moralmente negativi, e assume quindi un carattere di marchio, che etichetta come diverso e inaccettabile un individuo o una classe di individui. Tra le persone con malattie mentali, quasi 9 su 10 affermano che lo stigma e la discriminazione hanno influenzato negativamente le loro vite. Le condizioni di vita delle persone con malattia mentale, infatti, non dipendono solo dalla gravità della malattia, ma anche dal grado della loro accettazione da parte della famiglia, degli amici, dei datori di lavoro e della società in generale. Il pregiudizio che si accompagna alla malattia mentale, derivante da paura e incomprensione, crea un circolo vizioso di alienazione e discriminazione. Questo fenomeno diventa spesso la causa principale di un grave isolamento sociale e di fenomeni di emarginazione, che si ripercuotono sulla qualità della vita della persona (difficoltà nel trovare un lavoro o una casa, dell’instaurare relazioni stabili e a lungo termine…). Le ricerche dimostrano, inoltre, che lo stigma non solo allontana chi soffre dagli altri e da se stesso, ma riduce anche la capacità di richiedere aiuto e supporto. A ciò si aggiunge il fatto che l’opinione pubblica tende a perpetuare e a diffondere un’immagine densa di pregiudizi riguardo il malato di mente, descrivendolo come una persona “diversa” e pericolosa, che vive esperienze bizzarre e talvolta incomprensibili.

Come affrontare lo stigma associato alla malattia mentale?

-Cercare le cure adeguate.
Non tutte le persone affette da un disturbo mentale decidono di curarsi. Le ricerche hanno dimostrato che, tra la popolazione generale, è diffusa la messa in atto di una distanza sociale nei confronti di persone con malattie mentali. Questo allontana ancora di più l’individuo con sofferenza psicologica dall’inizio della cura più appropriata per la propria condizione clinica. È importante non lasciare che la paura di venire etichettato impedisca di cercare aiuto. Cure adeguate possono contribuire a stare meglio, a capire cosa c’è che non va e a ridurre i sintomi e la loro interferenza con il lavoro e la vita personale. 

-Non permettere che lo stigma provochi mancanza di fiducia in se stessi e vergogna.
Lo stigma non viene solo dall’esterno. La malattia mentale è considerata da molti una manifestazione di debolezza, un disagio da vincere da soli e rivolgersi a uno specialista è percepito spesso come una sconfitta, una carenza di volontà, provocando profonda vergogna. Il ruolo della vergogna nello sviluppo e nel mantenimento del disagio psicologico negli adulti è molto comune. La vergogna, quindi, può essere considerata un fattore chiave per lo sviluppo e/o il mantenimento del disagio psicologico e dei successivi problemi di salute mentale in alcuni adulti con disabilità intellettive lievi o moderate. Cercare un supporto, imparare a conoscere la propria condizione ed entrare in contatto con altre persone che hanno un disturbo mentale può aiutare invece a recuperare l’autostima e a superare l’autogiudizio distruttivo.

-Non isolarsi.
Le persone con un disturbo mentale possono essere riluttanti a parlarne. Invece, qualora se ne senta il bisogno, è importante mettersi in contatto con persone di cui ci si fida per ricevere comprensione e supporto.

-La malattia non definisce la persona.
È importante sapere che “tu non sei la tua malattia”. Ad esempio, invece di dire “sono bipolare” si può dire “Ho un disordine bipolare”.

-Unirsi a un gruppo di supporto.
Esistono numerosi gruppi nazionali e locali che lavorano per ridurre lo stigma.

-Cercare supporto a scuola.
Parlare con i maestri, i professori o i coordinatori può permettere di capire qual è l’approccio e le risorse migliori. Qualora la malattia mentale influenzi l’apprendimento, si possono individuare dei programmi appositi. È importante ricordare che discriminare gli studenti per via di una malattia mentale è contro la legge e gli educatori sono tenuti a venire incontro al meglio alle esigenze di ciascuno.

-Dì la tua contro lo stigma.
Questo apparentemente piccolo gesto potrebbe aiutare gli altri ad affrontare sfide simili e allo stesso tempo contribuire a educare le persone sulle malattie mentali.

FONTE: https://www.nientepaura.info/

CREDITS ILLUSTRAZIONE IN COPERTINA: www.disegniperlasalutementale.it